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al testo di Lucia Triolo
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Dall'altra parte la voce chiamava Ma chi? Ma da dove? lasciammo che facesse che ci giungesse alle spalle estrema come artiglio e pungente sbranava la lontananza
Voce soltanto urlo silenzio che non si accetta
Abbandonata ogni figura -cieco grigiore ecco solo odore di un sogno terrorizzato di una porta che sbatteva contro di qualcuno che entrava o forse usciva -non quello col cappotto rosso quell'altro più giù in brache blu di una mosca che nuota dentro un bicchiere di gin e poi affoga
Un odore come dito che segna su un vetro appannato -un nome forse?
la sensazione della via di casa ritorno a una partenza
il sapere dell'anima che sono ancora inutile -dai capelli ai piedi
trovare anche appena un tempo di te di me
il tuo silenzio è soltanto la mia voce impastata di pioggia una frontiera disegnata storta |
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